Morte Davide Astori: è stato condannato il medico Galanti. Francesca Fioretti, all’uscita dal tribunale, si dice felice della sentenza.
Giustizia è stata fatta: il medico Giorgio Galanti è stato ritenuto “colpevole” della morte di Davide Astori, avvenuta il 4 marzo del 2018. All’uscita dal tribunale di Firenze, Francesca Fioretti si è detta “felice ed orgogliosa” della sentenza, anche se resta una magra consolazione. Il 3 maggio 2021, a distanza di oltre 3 anni dalla morte di Davide Astori, giustizia è stata fatta. Il medico Giorgio Galanti è stato ritenuto “colpevole” della morte dell’ex capitano della Fiorentina. Il dottore, stando alla sentenza, avrebbe dovuto non ritenere idoneo il calciatore, in quanto affetto da una specifica patologia al cuore.
Morte Astori, la sentenza: parla Francesca Fioretti
All’uscita dal tribunale di Firenze, Francesca Fioretti si è trattenuta con i giornalisti e non ha nascosto la sua gioia, anche se si tratta di una magra consolazione. L’attrice ha dichiarato:
“Come sapete è stata pronunciata una sentenza di condanna. Io sono molto felice ed orgogliosa che finalmente è stata fatta giustizia a Davide, anche se sono molto dispiaciuta perché, ad oggi, lui poteva essere qui con noi. Spero vivamente che questa sentenza possa servire in futuro a salvare una vita umana, anche una sola“.
Il medico Giorgio Galanti, unico imputato al processo per la morte di Astori, è stato condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa e ad una provvisionale di un milione di euro.
L’amarezza nelle parole di Francesca Fioretti
La giustizia ha compiuto il suo corso, questo è vero, ma la Fioretti è comunque amareggiata perché il suo compagno, nonché padre di sua figlia Vittoria, avrebbe potuto essere ancora vivo. Un errore medico, almeno questo è quello che sembra. Stando alla perizia della procura, il dottor Galanti è stato ritenuto “colpevole” perché avrebbe dovuto interrompere la carriera calcistica di Davide.
Astori, infatti, era affetto da cardiomiopatia aritmogena ventricolare e Galanti, all’epoca direttore sanitario di Medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (Firenze), non avrebbe dovuto rilasciargli due certificati di idoneità.
Sia la Fioretti che la famiglia di Astori sperano che questa sentenza possa essere utile per salvare altre vite.